La Pasta di Treviso: il ricavato al sostegno della Lilt

 

Un regalo per Treviso e per tutti i turisti che decideranno di trascorrervi il Natale. Ritorna la “Pasta di Treviso”, progetto di promozione del territorio del nostro laboratorio di comunicazione per raccogliere fondi da destinare alla Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) provinciale.

Quest’anno, ad accompagnare la consueta confezione di bigoi, offerta da Sgambaro e in vendita nei principali locali della città, ci saranno alcune calamite raffiguranti Treviso e i suoi simboli, disegnate dall’illustratore trevigiano Nicola Ferrarese e realizzate da Personal Time.

“Siamo orgogliosi di quest’iniziativa: è un sincero omaggio alla città che viviamo quotidianamente, ma soprattutto riempie di significato un termine spesso abusato, quello della solidarietà. Con questo progetto vogliamo offrire a chiunque lo desideri una maniera concreta per essere vicino a chi ne ha più bisogno, soprattutto in un periodo di condivisione come il Natale. Le parole hanno un peso, ma sono i gesti, anche piccoli, a fare la differenza – spiega Piergiorgio Paladin, ideatore de Il Pastificio di viale Felissent – Treviso si sta rivolgendo sempre di più a un pubblico turistico e le calamite rappresentano il souvenir per antonomasia. Abbiamo deciso di abbinarle ad un pacchetto di pastasciutta perché quest’ultima racconta chi siamo, o meglio la storia della nostra sede, lo storico edificio del Premiato Pastificio A.M. Zaro. Inoltre, il taglio scelto, i bigoli, da sempre sono espressione della tradizione culinaria della città”.

 

Un progetto che attraversa idealmente le vie del capoluogo e in particolare i suoi luoghi di aggregazione, diventando un biglietto da visita della “trevigianità” a partire dalle sue eccellenze, come la storica filiera Sgambaro. “Apprezziamo questo progetto che unisce la promozione turistica alla solidarietà – commenta il Sindaco di Treviso, Mario Conte – È bello vedere questi nuovi gadget di Treviso, che raccontano la Città attraverso gli occhi di un suo illustratore e che permettono di sostenere progetti di grande valore sociale. La pasta di Treviso, inoltre, apre un mondo sulle tipicità del territorio, che grazie a questa iniziativa possono essere conosciute e degustate”.

 

Le confezioni saranno acquistabili con un’offerta libera a partire da 12 euro in alcune delle principali osterie e ristoranti del centro storico: Ristorante Alfredo, in via Collalto; Equilibri, in viale Burchiellati; Etto, in via Sant’Agostino; Osteria Arman, in via Alessandro Manzoni; Pizzeria Zeus da Laura, in Vicolo Avogari; Tato Bar, in viale Brigata Treviso; Osteria Tocai, in piazzetta dei Lombardi; Vecia Hostaria dai Naneti, in vicolo Broli; Vite Food Boutique, in viale della Repubblica.

Tutto il ricavato sarà devoluto a sostegno delle iniziative di Lilt – Treviso, che si occuperà della realizzazione delle confezioni. “Siamo felici che anche quest’anno il pastificio di Ideeuropee abbia deciso di realizzare un dono natalizio e di destinare il ricavato dell’iniziativa alla Lilt – commenta la Vicepresidente di Lilt Treviso Odv, professoressa Nelly Raisi Mantovani – Originale l’idea di unire la pasta, uno dei costituenti fondamentali della dieta mediterranea e quindi uno dei principali simboli di una corretta alimentazione, alle prime immagini su calamita della nostra bella Treviso. Per la nostra Associazione poter contare su sostenitori generosi e su realtà imprenditoriali che decidono di supportare la nostra attività costituisce uno stimolo importante per proseguire nel nostro impegno nel campo della prevenzione oncologica e dell’assistenza alle persone che stanno affrontando la malattia di cui siamo onorati di prenderci cura. Grazie, quindi, al pastificio di Ideeuropee, con l’augurio di stabilire una collaborazione fruttuosa e un sodalizio duraturo a favore della nostra collettività.

 

Protagonista della prima e della seconda edizione de “La pasta di Treviso”, nel Natale 2019 e nel 2020, fu “GiOca Trevisana”, un gioco dell’oca dedicato a Treviso pensato per attraversare gli scorci caratteristici della città, scoprirne le prelibatezze e raccontarne le eccellenze. Nel complesso, la somma raccolta fu di quasi 10 mila euro.