Con “La pasta di Treviso” 4 mila euro alla Lilt

4.000 euro: questa la cifra che abbiamo raccolto e devoluto grazie a “La Pasta di Treviso”, iniziativa benefica per finanziare i progetti di prevenzione e assistenza della Lilt (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) provinciale e contribuire al tempo stesso alla promozione di Treviso e dei suoi simboli.

I pacchi di pasta venduti, i tradizionali “bigoi” offerti da Sgambaro con insieme le calamite “di Marca” disegnate dall’illustratore trevigiano Nicola Ferrarese e realizzate da Personal Time, sono stati centinaia. Un risultato straordinario, possibile grazie alla generosità di cittadini e dei turisti, e all’entusiasmo delle osterie e dei ristoranti del centro storico che hanno aderito all’iniziativa, esponendo le confezioni in cambio di un’offerta libera a partire dai 12 euro: Ristorante Alfredo, in via Collalto; Equilibri, in viale Burchiellati; Etto, in via Sant’Agostino; Osteria Arman, in via Alessandro Manzoni; Pizzeria Zeus da Laura, in Vicolo Avogari; Tato Bar, in viale Brigata Treviso; Osteria Tocai, in piazzetta dei Lombardi; Vecia Hostaria dai Naneti, in vicolo Broli; Vite Food Boutique, in viale della Repubblica.

“Questo progetto è la dimostrazione che la creazione di sinergie ripaga sempre. Siamo felici della somma che siamo riusciti a raccogliere a favore della Lilt. Il nostro è un piccolo aiuto, ma speriamo possa essere da esempio”, commenta Piergiorgio Paladin, ideatore de Il Pastificio e titolare dell’agenzia di comunicazione Ideeuropee.

“Le calamite, infatti, hanno reso le confezioni un vero e proprio oggetto da collezione, un souvenir: gli stessi turisti, acquistandolo, si sono portati a casa un piccolo pezzo della nostra città”.

“La pasta rappresenta uno dei costituenti più significativi della dieta mediterranea e siamo grati ad Ideeuropee per aver pensato ai bigoli, uniti alle calamite dei luoghi più suggestivi di Treviso, per l’iniziativa natalizia a favore della Lilt – commenta Alessandro Gava, presidente di Lilt Treviso – Siamo felici del risultato ottenuto e abbiamo deciso di utilizzare il ricavato per completare le dotazioni della cucina didattica della nostra sede trevigiana, in cui organizziamo corsi di cucina salutare per la prevenzione dei tumori”.

Nel complesso la somma devoluta da “La pasta di Treviso” è arrivata a sfiorare i 10 mila euro. Protagonista della prima e della seconda edizione dell’iniziativa fu “GiOca Trevisana”, un gioco dell’oca dedicato a Treviso pensato per attraversare gli scorci caratteristici della città, scoprirne le prelibatezze e raccontarne le eccellenze.